Intervista a   LORENA MILLER   di Fulvio Spagnoli

www.ilcorto.it - Lorena Miller attrice

Fulvio: Che gioco è quello dell’attore?

Lorena: È un gioco duro, di testardaggine, di grande lotta: perchè ti alzi la mattina e devi affrontare sempre delle situazioni nuove; però ti dalla forza di progredire ed andare avanti perché è un’energia che ti viene da dentro e tu non puoi farne a meno: il cinema, la recitazione, l’interpretazione è una droga è un’energia che ti fa sentire il sangue nelle vene

 
Per te un personaggio è come farsi una canna?
 
No! …è di più! …è come se fosse un orgasmo …perché interpretare un personaggio ti la possibilità di rivederti: Lorena può essere una molteplicità di sfaccettature, cosa che gente che svolge altre attività, con tutto il rispetto per le altre attività, non può far venire fuori sempre quello che ha dentro. Oggi mi danno la possibilità di essere selvaggia, domani melanconica, dolcissima e quindi hai la possibilità di conoscere anche più in profondità quello che sono
...
Quante maschere pensi di avere nelle tue tasche?
 
Ognuno ha la propria realtà: io penso di avere tante, tante maschere …oggi ne mettiamo una
 
Tu stai dicendo che è soltanto una questione di coraggio a tirarsele fuori?
 
Bravo: la vita è un teatro …siamo tutti un po’ pirandelliani
 
Eduardo disse: “il teatro è la vita: soltanto i peggiori attori finiscono sul palcoscenico!”
 
Non tutti hanno il coraggio di mettersi in gioco, di mettere a nudo tutte le sfaccettature …sono convinta che l’Io non è soltanto uno, ma è la risultante di tanti aspetti: io oggi mi sento una provocatrice, mi vesto da provocatrice, verbalmente divento una provocatrice; domani io mi sento mamma, quindi metto un vestito che non dà all’occhio e sono molto più dolce ed affettuosa; dopodomani invece io mi sento dentro più voglia di trasgredire e lo faccio …però io vivo bene con me stessa
 
Personalmente penso una cosa: non esistono piccoli o grandi ruoli: esistono invece grandi attori che fanno grandi recitazioni anche in piccoli ruoli; a volte si fa l’errore di pensare e dire: io ho avuto soltanto tre pose, due pose …bisogna vedere come realmente tu le affronti: non è la quantità ma la qualità …è la mia personalizzazione, il metterci dentro tutta l’anima, tutta me stessa in quelle tre pose, il grande regista vedrà quello che Lorena ha dentro a livello recitativo …
 
Certo! …duplice effetto soddisfi il personaggio del regista e semini in lui le tue capacità
 
Ora te la faccio io la domanda: secondo te, in un rapporto nella tua vita privata, contano più gli anni in cui le due persone stanno insieme oppure conta più come ci stai insieme …io sono single: però preferisco, un domani, un rapporto che durerà poco ma lo avrò vissuto in maniera intensa e mi rimane un ottimo ricordo di questa persona e non vivere vent’anni insieme una persona e c’è tabula rasa …poi ben venga che ci stia insieme vent’anni e per vent’anni io, insieme, vivo la passione, l’amore ed il coinvolgimento …me lo auguro, così come lo auguro a tutti …però questa è la cosa importante: mettere l’anima in ogni cosa che faccio
 
Vivere da protagonista
 
Secondo me, quando arrivi su un set, devi entrare in feeling con il regista …ci deve essere un feeling incredibile
 
Penso che più che sul set il feeling debba nasce re nelle prove
 
Nelle prove, certo …che nelle fiction TV, in Italia non si fanno: e per quei registi qualunque cosa fai va bene
 
…ora ti provoco: in Italia tutto questo ha un senso? …ossia, esiste un cinema?
 
Questa è una domanda da un milione di dollari …
 
…anche da meno, dal momento che non li ho: facciamo da un caffé?
 
In Italia potrebbe esserci molto, molto di più …non esiste perché non si vuol far sì che esista realmente
 
…ahi! …te la stai prendendo con la produzione: attenzione, è pericoloso!
 
No! …in Italia esistono grandi produttori … ed il cinema è una cosa molto, molto seria e deve essere dato in mano alle persone che hanno realmente le qualità
 
Ed allora in Italia che cosa giriamo: se va bene “Vacanze di Natale"?
 
Ma non puoi prendertela col produttore perché egli risponde alle esigenze della società
 
Nel 1977 Soul Bellow, quando vinse il Nobel per la letteratura disse: “Io non scrivo quello che il pubblico vuole; io scrivo quello che io mi sento di dare” …questa è una tirata d’orecchie all’assenza di coraggio da parte dei produttori
 
…mutismo …OK allora dimmi, tra attori, esiste un’amicizia?
 
Può nascere, può nascere: a me è capitato; ho buoni rapporti d’amicizia sia con uomini che con donne; tra uomini e donne è più facile
 
Non c’è invidia diretta
 
Certo! …a me è capitato di avere sul set anche amiche; certo l’invidia la puoi trovare anche se fai la cassiera al supermercato; però io il problema non me lo pongo mai: vivo bene con me stessa e so che ci sono persone molto ma molto più brave di me, altre molto ma molto più belle di me, persone che riescono ad intrattenere i rapporti interpersonali in un modo migliore del mio, ma, come ripeto, io vivo bene con me stessa e mi pongo in maniera molto positiva nei confronti degli altri. Quindi ho tantissima voglia di crescere e di imparare, perché finché si esiste c’è sempre da dare, c’è sempre qualcosa da imparare
 
Ora ti provoco: allora una vera e profonda amicizia potrà nascere tra attore e regista, nel senso che sarà lui a dare l’animus al personaggio che dovrai interpretare
 
…come può anche non nascere …è dura! …ma tutto è possibile. Io ho avuto la fortuna e la possibilità di lavorare con dei registi molto ma molto bravi e con animo nobile; e non ho avuto mai problemi